Dr. Silvia Caruso
Specialista in Ortodonzia, Dottore di Ricerca.
Il succhietto calma il pianto del bambino e serve per soddisfare la suzione non nutritiva del lattante. Influenzando lo sviluppo neuro-fisiologico dell’apparato stomatognatico, è importante capirne gli effetti positivi e negativi che può avere. Un bambino nasce con diversi riflessi primitivi, destinati a sparire nel tempo. Uno tra i riflessi innati è il riflesso di rooting, composto dalle fasi di ricerca e di suzione, che garantiscono al neonato alimentazione durante la vita extrauterina. Il riflesso di ricerca di solito scompare verso il terzo-quarto mese, invece quello di suzione s’indebolisce molto verso la fine del primo anno di vita aiutando il bambino a entrare nella prossima fase di sviluppo. Tali reazioni si sviluppano già durante la vita intrauterina, nella 24-28 settimana di gravidanza, e può essere osservato durante l’ecografia (il feto succhia il suo pollice).
Il riflesso di suzione va sempre controllato subito dopo il parto, poiché garantisce al neonato il corretto avvio dell’allattamento naturale. Le mamme spesso ci chiedono se è corretto usarlo, quali sono le possibilità di sviluppare la malocclusione, quali sono i benefici. Innanzitutto benefici nella prevenzione della SIDS (Sudden Infant Death Syndrome). Le recenti linee guida Americane (American Accademy of Pediatrics, AAP) sul sonno sicuro e prevenzione della SIDS, raccomandano l’utilizzo del succhietto nei primi mesi di vita nella fase d’addormentamento del neonato (sia per il riposino che per il sonno notturno, “naptime and bedtime”). Secondo l’AAP il succhietto rappresenta un fattore protettivo per l’incidenza di SIDS, soprattutto se utilizzato tra 1 e 6 mesi di vita (epoca di maggior rischio per SIDS).
Il meccanismo attraverso il quale l’utilizzo del succhietto riduca il rischio di SIDS non è completamente chiarito ma evidenze scientifiche riportano che aumenta l’arousabilità, influisce sul controllo autonomico e cardiovascolare, mantiene la pervietà delle vie aeree durante il sonno, sia nei bambini a termine che nati pretermine.Inoltre la suzione non nutritiva è un’azione spontanea innata che è anche predittrice dello sviluppo del sistema neurale e che può essere adottata come intervento per promuovere l’alimentazione per via orale nel neonato pretermine. Nei bambini prematuri è determinante l’uso del succhietto per sviluppare il corretto allattamento al seno ed il corretto sviluppo dell’occlusione. Ed in merito ai denti storti? In merito alle malocclusioni l’AAP dice che esiste un lieve rischio di sviluppare questi problemi con l’uso del succhietto ed anche l’American Academy of Pediatric Dentistry ha affermato che l’uso del succhietto nei bambini per un lungo periodo e dopo l’anno di vita è associato al rischio di sviluppare problemi dentali a lungo termine. Lo sviluppo di una malocclusione è prevedibile solo ed esclusivamente a seguito di un uso prolungato e non corretto del succhietto. E’ comunque riportato in letteratura che il potenziale sviluppo della malocclusione è legato non alla durata dell’abitudine viziata ma alla frequenza. Le linee Guida italiane del Ministero della Salute, consigliano l’uso del ciuccio fino ai 2 anni di vita, per evitare che l’uso prolungato possa provocare lo sviluppo di una malocclusione dentale e/o scheletrica.
Ciuccio si o no ? Si ma dal primo mese di vita e fino al 2 anno di età.